La Terapia cognitivo-comportamentale mira a trasferire alle persone abilità comportamentali e cognitive utili a modificare pensieri e comportamenti che creano disagio. Integra due forme di psicoterapia: la psicoterapia comportamentale, che insegna alle persone a reagire in modo differente e più efficace alle situazioni problematiche; la psicoterapia cognitiva, che aiuta le persone ad apprendere come pensieri e credenze contribuiscano spesso a creare una visione distorta delle situazioni e degli accadimenti, creando inutili stati di ansia, depressione e rabbia.
La terapia cognitivo-comportamentale consiste in due fasi principali: rilassamento e ristrutturazione cognitiva. È una psicoterapia:
- mirata allo scopo – all'inizio della terapia vengono concordati gli obiettivi da raggiungere, i tempi e le modalità di verifica del raggiungimento dei cambiamenti desiderati
- attiva e collaborativa – il terapeuta propone strategie cognitive e comportamentali per la soluzione dei problemi, il cliente riceve degli compiti per mettere in pratica le strategie apprese durante gli incontri
- centrata sul presente – il lavoro terapeutico si focalizza soprattutto sull'elaborazione di quello che succede nella vita attuale della persona
- a breve termine – in genere gli interventi variano dai tre ai dodici mesi
- efficace a lungo termine – le ricerche effettuate finora, in studi replicabili, dimostrano che per una vasta gamma di disturbi i cambiamenti ottenuti con queste tecniche si mantengono a lungo nel tempo.